Privacy: Illegittima la pubblicazione dei redditi online
La Corte di Cassazione ha stabilito che l’Agenzia delle Entrate ha violato la privacy dei contribuenti quando ha pubblicato (nel 2008) sul proprio sito web gli elenchi delle dichiarazioni dei redditi dell’anno 2005. La pubblicazione fu immediatamente censurata dal Garante Privacy che, ai tempi, dichiarò sproporzionate e quindi illegittime le modalità di pubblicazione. Per la Corte “quegli elenchi hanno avuto, per le caratteristiche proprie della rete, una diffusione certamente ben superiore rispetto ai limiti territoriali e temporali imposti dalla normativa, così violandosi non solo i principi e le regole che presiedono al trattamento dei dati personali ma anche le specifiche norme che, nel caso di specie, miravano a scongiurare una consultazione indiscriminata dei suddetti dati, rendendoli fruibili per tempi più lunghi oltre che per finalità (anche) ben diverse da quelle avute di mira dal legislatore“. Una pronuncia importante per ribadire lo stretto obbligo delle amministrazioni – quando vi sono dati personali – di attenersi alle modalità di pubblicazione previsti dalla legge, così come eventualmente integrati dai provvedimenti delle Autorità competenti.
Corte di Cassazione Civile, Sezione prima, ordinanza 15075/2018